Dopo la guerra, la città fu ricostruita voltando le spalle al porto. A metà degli anni ’90, il comune ha avviato una riflessione su larga scala sul futuro non solo della base sottomarina, ma anche del rapporto tra la città e il porto.
Inaugurato nell’aprile 2000, allo stesso tempo del suo elemento più significativo, Escal’Atlantic, Ville-Port, avvicina la città alle sue banchine originali. L’antica base sottomarina, che per decenni ha rappresentato un formidabile ostacolo tra il centro città e i bacini, non viene distrutta ma integrata alla città: una rampa pedonale conduce al tetto* per una vista spettacolare del porto e l’estuario; diverse rientranze vengono forate per aprire impressionanti spazi pubblici. La base non ospita più gli U-boot tedeschi, ma luoghi culturali (il LiFE e il VIP), l’Ufficio del Turismo e naturalmente Escal’Atlantic.
Ma anche intorno alla base con: un cinema, un supermercato, un centro commerciale, un hotel a tre stelle… per non parlare del Teatro Simone Veil a Saint-Nazaire, costruito sul sito della vecchia stazione ferroviaria e che incorpora parti di questo edificio del XIX secolo. E attraverso le opere di Gilles Clément e Felice Varini realizzate nell’ambito della Biennale Estuaire Nantes <> Saint-Nazaire, l’arte contemporanea a Ville-Port trova un “supporto” sulla scala dell’intero paesaggio portuale.


